25 feb 2010


Pouilly Fumè e Sancerre finalmente da Remigio

Finalmente abbiamo il piacere di mettervi al corrente delle novità che arrivano da Remigio in questi giorni.
Cominciamo col parlarvi dei Poully Fumè e del Sancerre dell’azienda Masson-Blondelet, situata nel cuore dell’AOC omonima, a Pouilly Sur Loire.
Siamo quindi in una delle zone più interessanti e vocate della Francia per quanto riguarda la produzione di vini bianchi, in questo caso prodotti con l’uva che qui diventa espressione di territorio e modello di stile; il Sauvignon Blanc.
Quello che tra le altre cose rende speciali questi vini è principalmente il terreno, ricco di gesso e selce nella zona di Sancerre, sulla costa occidentale della Loira, mentre sulla costa orientale il piano geologico fossile è anch’esso ricco di gesso e selce ma con un importante apporto calcareo che determina la particolare nota “fumè” dei vini prodotti qui e da cui prendono il nome.
Il clima fresco, se non rigido in certi casi, insieme alla peculiarità del terreno crea le particolari condizioni che rendono questi vini speciali ed unici, con la loro ricchezza di profumi, la mineralità così particolare, la loro freschezza e la loro tipica acidità.
I vini della famiglia Masson Blondelet sono espressione di questo particolare territorio, nel quale hanno scelto da trent’anni di vinificare da singoli vigneti che hanno una particolare composizione del terreno. Abbiamo quindi il Pouilly Fumè “Les Angelottes”, prodotto da un vignetto ricco di gesso, il Pouilly Fumè “Les Pierres de Pierre” che proviene da un vigneto con prevalenza di selce(il silex), e il Pouilly Fumè “Tradition Cullus”, proveniente da vigne vecchie 50/60 anni, su un terreno argillo calcareo di età giurassica(quello che viene chiamato Kimmeridge Marl).
Mentre dal vigneto nel comune di Thauvenay sull’altra sponda del fiume proviene il Sancerre “Thauvenay” che beneficia di un suolo principalmente composto di gesso e silex.
La famiglia Masson Blondelet ha scelto tempo fa di portare avanti la coltivazione della vite con il minore apporto possibile di strumenti meccanici e in assenza di prodotti chimici, favorendo invece il condizionamento naturale del suolo e altri mezzi naturali di disinfestazione.
Lo spessore, l'acidità, le note floreali e la mineralità sono ciò che rendono questi vini la perfetta espressione del sauvignon.
Vi aspettiamo da Remigio per provarne un bicchiere oppure per stappare una bottiglia di una “chicca” dell'enologia d'oltralpe.
Buona beva!

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